Breve introduzione alla psicologia di Borsa

Vi siete mai trovati con dei titoli in portafoglio che hanno cominciato a salire tantissimo e talmente in fretta da farvi venire la tentazione di acquistarne ancora, per sfruttare il buon momento?

Se la risposta è sì allora siete degli investitori emotivi, proprio come la stragrande maggioranza delle persone comuni. Ma ci sono tanti tipi diversi di emotività, come tante sono anche le cause di fondo.

Quello che conta innanzitutto è il prenderne atto, l’esserne coscienti, e ciò andrà fatto con la più grande serenità e naturalezza possibile: d’altronde che colpa ne avete se avete paura quando perdete dei soldi o se siete euforici quando state guadagnando? Ve lo dico io: nessuna!! Siamo degli esseri umani e questo tipo di reazioni fa parte della nostra natura.

L’altro aspetto importante è sapere che questo genere di risposta emotiva è modificabile e controllabile, fino a renderla decisamente ininfluente rispetto ai risultati delle vostre operazioni. Buono a sapersi vero? In compenso dovrete lavorarci un po’!

Per far questo ci viene incontro la psicoeconomia, che è quella disciplina che studia gli aspetti interconnessi tra psicologia (individuale e/o collettiva) ed economia (micro e macro), cercando di dare fondamento scientifico a quanto finora è stato trattato come materia agli estremi confini di entrambe le aree del sapere.

Personalmente ritengo che il futuro di molte aree di ricerca dello scibile umano sia proprio legato alle indagini di quelle zone chiaro-scure che coinvolgono due o più discipline. Se la società va verso una specializzazione spinta, resta il fatto che molti aspetti da studiare necessitino di un approccio interdisciplinare, che non sia tanto la semplice somma algebrica di due materie, quanto la loro fusione, al fine di far nascere qualcosa di totalmente nuovo.